Presentazione

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Programma

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Modulo 1. Introduzione alla Neuroriabilitazione I: Fondamenti di base di neuroanatomia

1.1. Storia della scoperta del cervello

1.1.1. Introduzione
1.1.2. Tappe nella storia del cervello: mente vs cervello

1.1.2.1. Dall’antichità al secolo II
1.1.2.2. Dal II° al XVII° secolo 
1.1.2.3. Dal XIX° secolo all’attualità

1.1.3. Una visione moderna del cervello
1.1.4. Riabilitazione neuropsicologica
1.1.5. Conclusioni
1.1.6. Bibliografia

1.2. Introduzione al sistemi nervoso

1.2.1. Introduzione
1.2.2. Il neurone

1.2.2.1. Anatomia delle cellule
1.2.2.2. Funzioni delle cellule
1.2.2.3. Classificazioni dei neuroni
1.2.2.4. Cellule di supporto o glia

1.2.3. Trasmissione dell’informazione

1.2.3.1. Potenziale di azione

1.2.3.1.1. Potenziale di riposo
1.2.3.1.2. Potenziale di azione
1.2.3.1.3. Potenziale postsinaptico, locale o graduato

1.2.4. Circuiti neuronali
1.2.5. Organizzazione gerarchica neurale

1.2.5.1. Introduzione
1.2.5.2. Caratteristiche

1.2.6. Plasticità cerebrale
1.2.7. Conclusioni

1.3. Neurosviluppo

1.3.1. Introduzione
1.3.2. Fasi dello sviluppo cerebrale

1.3.2.1. Neurogenesi: Proliferazione
1.3.2.2. Migrazione cellulare
1.3.2.3. Differenziazione cellulare
1.3.2.4. Sinaptogenesi
1.3.2.5. Apoptosi: Morte neuronale
1.3.2.6. Mielinizzazione

1.3.3. Maturazione cerebrale dalla nascita all’adolescenza
1.3.4. Sistemi di azione nel neonato: i riflessi
1.3.5. Segnali di allarme
1.3.6. Conclusioni
1.3.7. Bibliografia

1.4. Sistema nervoso centrale

1.4.1. Introduzione
1.4.2. Sistema nervoso periferico
1.4.3. Sistema nervoso centrale

1.4.3.1. Sistemi di protezione del SNC: Meningi
1.4.3.2. Irrigazione del SNC
1.4.3.3. Midollo
1.4.3.4. Encefalo

1.4.3.4.1. Introduzione
1.4.3.4.2. Struttura

1.4.3.4.2.1. Tronco cerebrale
1.4.3.4.2.2. Rombencefalo o cervello posteriore
1.4.3.4.2.3. Mesencefalo o cervello medio
1.4.3.4.2.4. Prosencefalo o cervello anteriore

1.4.4. Conclusioni
1.4.5. Bibliografia

1.5. Organizzazione strutturale e funzionale della corteccia cerebrale

1.5.1. Introduzione
1.5.2. Mappa di Brodmann
1.5.3. Emisferi cerebrali e corteccia cerebrale: Organizzazione strutturale

1.5.3.1. Circonvoluzioni e scanalature principali: Lobi cerebrali
1.5.3.2. Struttura della corteccia cerebrale
1.5.3.3. Sostanza bianca

1.5.3.3.1. Fibre di associazione
1.5.3.3.2. Fibre commissurali
1.5.3.3.3. Fibre di proiezioni

1.5.4. Arre corticali: Organizzazione funzionale
1.5.5. Conclusioni
1.5.6. Bibliografia

1.6. Vie del midollo spinale

1.6.1. Midollo spinale
1.6.2. Vie ascendenti del midollo
1.6.3. Organizzazione anatomica
1.6.4. Funzioni e lesioni delle vie ascendenti
1.6.5. Vie discendenti del midollo
1.6.6. Organizzazione anatomica
1.6.7. Funzioni delle vie discendenti
1.6.8. Lesione delle vie discendenti
1.6.9. Ricettori sensoriali
1.6.10. Tipi anatomici di ricettori

1.7. Nervi cranici

1.7.1. Vocabolario essenziale di base
1.7.2. Storia
1.7.3. Introduzione
1.7.4. Componenti Nervosi
1.7.5. Classificazione dei Nervi Cranici
1.7.6. Patologie
1.7.7. Riepilogo

1.8. Nervi spinali

1.8.1. Introduzione
1.8.2. Componenti
1.8.3. Dermatoma
1.8.4. Plessi
1.8.5. Plesso cervicale
1.8.6. Plesso brachiale
1.8.7. Plesso lombare
1.8.8. Plesso sacro
1.8.9. Patologie

1.9. Sistema nervoso autonomo

1.9.1. Vocabolario di base
1.9.2. Informazioni generali
1.9.3. Funzioni del SNA
1.9.4. Sistema nervoso somatico vs sistema nervoso autonomo
1.9.5. Organizzazione
1.9.6. SNA simpatico
1.9.7. SNA parasimpatico
1.9.8. Sistema nervoso enterico
1.9.9. Alterazioni nel sistema nervoso autonomo

1.10. Controllo motorio

1.10.1. Sistema somatosensoriale
1.10.2. Circuito motorio superiore
1.10.3. Movimento
1.10.4. Introduzione al controllo motorio
1.10.5. Applicazioni cliniche del controllo e dell’apprendimento motorio in neuroriabilitazione
1.10.6. Coinvolgimento neurologico
1.10.7. Riassunto globale

Modulo 2. Introduzione alla Neuroriabilitazione II: Relazione con il trattamento Logopedico

2.1. Eziologia del danno celebrale

2.1.1. Introduzione
2.1.2. Disturbi vascolari

2.1.2.1. Sindromi occlusive
2.1.2.2. Tipi di malattia cerebrovascolare
2.1.2.3. Alterazioni neuropsicologiche nell’ictus

2.1.3. Neoplasia intracranica

2.1.3.1. Caratteristiche generali
2.1.3.2. Classificazione dei tumori
2.1.3.3. Alterazioni neuropsicologiche nel tumore

2.1.4. Trauma cranico (TC)

2.1.4.1. Caratteristiche generali
2.1.4.2. Tipologie di TCE
2.1.4.3. Alterazioni nel TC

2.1.5. Malattie neurodegenerative

2.1.5.1. Caratteristiche generali
2.1.5.2. Tipologie e alterazioni

2.1.6. Epilessia

2.1.6.1. Caratteristiche generali
2.1.6.2. Classificazione

2.1.7. Infezioni del sistema nervoso centrale

2.1.7.1. Caratteristiche generali
2.1.7.2. Classificazione

2.1.8. Circolazione del liquido cerebrospinale e alterazioni

2.1.8.1. Caratteristiche generali
2.1.8.2. Disturbi

2.1.9. Riassunto globale

2.2. Funzioni cognitive I: attenzione, percezione e memoria

2.2.1. Introduzione alle funzioni cognitive
2.2.2. Sistema di allerta

2.2.2.1. Concetto
2.2.2.2. Valutazione
2.2.2.3. Alterazioni

2.2.3. Attenzione

2.2.3.1. Attenzione focalizzata/selettiva

2.2.3.1.1. Concetto
2.2.3.1.2. Valutazione
2.2.3.1.3. Alterazioni

2.2.3.2. Attenzione sostenuta

2.2.3.2.1. Concetto
2.2.3.2.2. Valutazione
2.2.3.2.2. Alterazioni

2.2.3.3. Attenzione alternante

2.2.3.3.1. Concetto
2.2.3.3.2. Valutazione
2.2.3.3.3. Alterazioni

2.2.3.4. Attenzione divisa

2.2.3.4.1. Concetto
2.2.3.4.2. Valutazione
2.2.3.4.3. Alterazioni

2.2.4. Memoria

2.2.4.1. Concetto
2.2.4.2. Processo
2.2.4.3. Classificazione
2.2.4.4. Valutazione
2.2.4.5. Alterazioni

2.2.5. Percezione

2.2.5.1. Concetto
2.2.5.2. Valutazione
2.2.5.3. Alterazioni

2.3. Funzioni cognitive II: Linguaggio e funzioni esecutive

2.3.1. Concettualizzazione delle Funzioni Esecutive
2.3.2. Valutazione delle Funzioni Esecutive
2.3.3. Alterazioni delle Funzioni Esecutive
2.3.4. Sindrome prefrontale dorsolaterale
2.3.5. Sindrome orbitofrontale
2.3.6. Sindrome frontale mediale
2.3.7. Concettualizzazione del linguaggio
2.3.8. Valutazione del linguaggio
2.3.9. Alterazioni del linguaggio

2.4. Valutazione neuropsicologica

2.4.1. Introduzione
2.4.2. Obiettivi della valutazione neuropsicologica
2.4.3. Variabili che influiscono nella valutazione
2.4.4. Danno cerebrale diffuso vs locale
2.4.5. Posizione e dimensione della lesione
2.4.6. Profondità della lesione
2.4.7. Effetti a distanza della lesione
2.4.8. Sindrome da disconnessione
2.4.9. Tempo di evoluzione del pregiudizio
2.4.10. Variabili intrinseche relazionate con il paziente
2.4.11. Valutazione quantitativa vs qualitativa
2.4.12. Fasi del processo di valutazione neuropsicologica
2.4.13. Storia clinica e instaurazione della relazione terapeutica
2.4.14. Somministrazione e correzione delle prove
2.4.15. Analisi e interpretazione dei risultati, elaborazione del rapporto e restituzione delle informazioni

2.5. Riabilitazione neuropsicologica e la sua applicazione in logopedia

2.5.1. Riabilitazione neuropsicologica: funzioni cognitive

2.5.1.1. Introduzione

2.5.2. Attenzione e percezione

2.5.2.1. Allenamento del processo dell’attenzione
2.5.2.2. Effettività
2.5.2.3. Realtà virtuale

2.5.3. Memoria

2.5.3.1. Principi di base
2.5.3.2. Strategie di memoria
2.5.3.3. Realtà virtuale

2.5.4. Prassi

2.5.4.1. Strategie per la stimolazione
2.5.4.2. Compiti specifici

2.5.5. Il linguaggio

2.5.5.1. Consigli generali
2.5.5.2. Compiti specifici

2.5.6. Funzioni esecutive

2.5.6.1. Consigli generali
2.5.6.2. Stimolo delle funzioni esecutive

2.5.6.2.1. Sohlberg e Mateer
2.5.6.2.2. Tecniche per il trattamento dei deficit esecutivi

2.5.6.3. Compiti specifici
2.5.6.4. Effettività

2.5.7. Riepilogo
2.5.8. Bibliografia

2.6. Riabilitazione comportamentale e la sua applicazione in logopedia

2.6.1. Introduzione

2.6.1.1. Modello di riferimento ERC
2.6.1.2. Orientamenti/correnti
2.6.1.3. Caratteristiche di modifica del comportamento
2.6.1.4. Tecniche di modifica del comportamento: uso generale/uso specifico

2.6.2. Valutazione comportamentale: osservazione

2.6.2.1. Definire la condotta obiettivo
2.6.2.2. Scegliere il metodo di misurazione
2.6.2.3. Schede di registro
2.6.2.4. Aspetti contestuali di quanto osservato’

2.6.3. Tecniche operative: sviluppo di condotte

2.6.3.1. Introduzione
2.6.3.2. Concetti teorici
2.6.3.3. Programmi di rafforzamento
2.6.3.4. Modellato
2.6.3.5. Incatenamento
2.6.3.6. Dissolvenza
2.6.3.7. Rinforzo negativo
2.6.3.8. Ambiti di applicazione

2.6.4. Tecniche operative: riduzione di condotte

2.6.4.1. Introduzione
2.6.4.2. Estinzione
2.6.4.3. Time out
2.6.4.4. Costo di risposta
2.6.4.5. Ambiti di applicazione

2.6.5. Tecniche operanti: Sistemi di organizzazione di contingenze

2.6.5.1. Introduzione
2.6.5.2. Token economy
2.6.5.3. Contratti comportamentali
2.6.5.4. Ambiti di applicazione

2.6.6. Tecniche di modellazione

2.6.6.1. Introduzione
2.6.6.2. Procedura
2.6.6.3. Tecniche di modellazione
2.6.6.4. Ambiti di applicazione

2.6.7. Condotte frequenti in ambito logopedico

2.6.7.1. Impulsività
2.6.7.2. Apatia
2.6.7.3. Disinibizione
2.6.7.4. Rabbia o aggressività

2.6.8. Conclusione

2.7. Riabilitazione in terapia occupazionale e la sua applicazione in logopedia

2.7.1. Terapia occupazionale
2.7.2. Influenza della postura nel trattamento logopedico
2.7.3. Postura corporea
2.7.4. Adattamenti nella postura corporea
2.7.5. Tecniche di neuroriabilitazione: Bobath, Affolter, stimolazione basale
2.7.6. Adattamenti/prodotti di supporto utili in riabilitazione logopedica
2.7.7. Obiettivo della terapia occupazionale come mezzo integratore

2.8. Neuropsicologia infantile

2.8.1. Introduzione
2.8.2. Neuropsicologia infantile: Definizione e fondamenti generali
2.8.3. Eziologia

2.8.3.1. Fattori genetici e ambientali
2.8.3.2. Classificazione

2.8.3.2.1. Disturbi del neurosviluppo
2.8.3.2.2. Danno cerebrale acquisito

2.8.4. Valutazione neuropsicologica

2.8.4.1. Aspetti generali e fasi di valutazione
2.8.4.2. Test di valutazione

2.8.5. Intervento neuropsicologico

2.8.5.1. Intervento familiare
2.8.5.2. Intervento in ambito educativo

2.8.6. Sviluppo delle funzioni cognitive

2.8.3.1. Prima infanzia (0-2 anni)
2.8.3.2. Periodo prescolastico (2-6 anni)
2.8.3.3. Periodo scolastico (6-12 anni)
2.8.3.4. Adolescenza (12-20 anni)

2.8.7. Conclusioni
2.8.8. Bibliografia

2.9. Approccio e terapia familiare

2.9.1. Introduzione
2.9.2. Attenzione alla famiglia in fase acuta e subacuta

2.9.2.1. Fase acuta: ricovero
2.9.2.2. Fase subacuta: ritorno a casa
2.9.2.3. E dopo la riabilitazione?

2.9.3. La famiglia come parte del processo di riabilitazione
2.9.4. Necessità della famiglia durante il processo di riabilitazione
2.9.5. La squadra riabilitativa
2.9.6. Conclusioni
2.9.7. Bibliografia

2.10. Esempio di riabilitazione transdisciplinare: caso clinico

2.10.1. Caso clinico
2.10.2. Teoriche di un TC
2.10.3. Afasia di Broca: Correlazioni anatomopatologiche e alterazioni associate all’afasia di Broca
2.10.4. Valutazione neuropsicologica
2.10.5. Profilo neuropsicologico
2.10.6. Risultati
2.10.7. Deficit e potenziale
2.10.8. Corso e trattamento della lesione
2.10.9. Obiettivi specifici per pazienti con afasia di Broca
2.10.10. Fondamenti di base della riabilitazione

Modulo 3. Anatomia e fisiologia della voce

3.1. Anatomia della voce

3.1.1. Anatomia della laringe
3.1.2. Strutture respiratorie coinvolte nella fonazione

3.1.2.1. Torace
3.1.2.2. Vie aeree
3.1.2.3. Muscolatura respiratoria

3.1.3. Strutture laringee coinvolte nella fonazione

3.1.3.1. Scheletro laringeo
3.1.3.2. Cartilagini laringee
3.1.3.3. Articolazioni
3.1.3.4. Muscolatura
3.1.3.5. Innervazione

3.1.4. Strutture del tratto vocale coinvolte nella fonazione

3.1.4.1. Modello fonte-filtro lineare
3.1.4.2. Modello fonte-filtro non lineare

3.2. Fisiologia della voce

3.2.1. Istologia delle pieghe vocali
3.2.2. Proprietà biomeccaniche delle pieghe vocali
3.2.3. Teoria muco-ondulatoria e teoria aerodinamica-mioelastica

3.3. La voce patologica

3.3.1. Eufonia vs disfonia
3.3.2. Affaticamento vocale
3.3.3. Segni acustici di disfonia
3.3.4. Classificazioni delle disfonie

3.4. Trattamento medico-chirurgico delle patologie vocali

3.4.1. Fonochirurgia
3.4.2. Chirurgia della laringe
3.4.3. Medicazione in disfonia

3.5. Aspetti fisici e acustici della voce

3.5.1. Aspetti fisici della voce

3.5.1.1. Tipi di onde
3.5.1.2. Proprietà fisiche delle onde sonore
3.5.1.3. Trasmissione del suono

3.5.2. Aspetti acustici della voce

3.5.2.1. Intensità
3.5.2.2. Pitch
3.5.2.3. Qualità

3.6. Valutazione obiettiva della voce

3.6.1. Analisi morfo-funzionale
3.6.2. Elettroglottografia
3.6.3. Misure aerodinamiche
3.6.4. Elettromiografia
3.6.5. Videochimografia
3.6.6. Analisi acustica

3.7. Valutazione percettiva

3.7.1. GRBAS
3.7.2. RASAT
3.7.3. Punteggio GBR
3.7.4. CAPE-V
3.7.5. VPAS

3.8. Valutazione funzionale

3.8.1. Frequenza fondamentale
3.8.2. Fonetogramma
3.8.3. Tempi massimi fonatori
3.8.4. Efficacia velo-palatina
3.8.5. VHI

3.9. Valutazione della qualità vocale

3.9.1. La qualità vocale
3.9.2. Voce di alta qualità vs voce di bassa qualità
3.9.3. Valutazione della qualità vocale nel professionista della voce

3.10. La storia clinica

3.10.1. Importanza della storia clinica
3.10.2. Caratteristiche del colloquio iniziale
3.10.3. Articoli di anamnesi medica e implicazioni vocali
3.10.4. Proposta di un modello di anamnesi per la patologia vocale

Modulo 4. Riabilitazione Vocale

4.1. Trattamento logopedico di disfonie funzionali

4.1.1. Tipo I: Disturbo isometrico laringeo
4.1.2. Tipo II: Contrazione laterale di glottide e sovraglottide
4.1.3. Tipo III: Contrazione della sovraglottide anteroposteriore
4.1.4. Tipo IV: Afonia/disfonia di conversione e disfonia psicogena con corde vocali arcuate
4.1.5. Disfonia di transizione adolescenziale

4.2. Trattamento logopedico di disfonie funzionali

4.2.1. Introduzione
4.2.2. Trattamento logopedico delle disfonie di origine organico congenite
4.2.3. Trattamento logopedico delle disfonie di origine organico acquisite

4.3. Trattamento logopedico di disfonie organico-funzionali

4.3.1. Introduzione
4.3.2. Obiettivi della riabilitazione di patologie organico-funzionali
4.3.3. Proposta di esercizi e tecniche in base all’obiettivo riabilitativo

4.4. Voce nei problemi neurologici acquisiti

4.4.1. Disfonia di origine neurologica
4.4.2. Trattamento logopedico

4.5. Disfonia infantile

4.5.1. Caratteristiche anatomiche
4.5.2. Caratteristiche vocali
4.5.3. Intervento

4.6. Terapia igienica

4.6.1. Introduzione
4.6.2. Abitudini nocive ed effetti sulla voce
4.6.3. Misure preventive

4.7. Esercizi del tratto vocale semioccluso

4.7.1. Introduzione
4.7.2. Giustificazione
4.7.3. Tratto vocale semioccluso

4.8. Estill Voice Training come tecnica per migliorare la funziona vocale

4.8.1. Jo Estill e la creazione del modello
4.8.2. Principi di Estill Voice Training
4.8.3. Descrizione

Modulo 5. TMF (Terapia Miofunzionale Orofacciale) e cure precoci

5.1. Sviluppo evolutivo neonatale

5.1.1. Sviluppo evolutivo nei neonati
5.1.2. NBAS: Valutazione del comportamento neonatale
5.1.3. Diagnosi precoce
5.1.4. Diagnosi neurologica
5.1.5. Abitudine
5.1.6. Riflessi motori orali
5.1.7. Riflessi corporei
5.1.8. Sistema vestibolare
5.1.9. Mezzo sociale e interattivo
5.1.10. Uso della NBAS nel neonato con alto rischio

5.2. Disturbo alimentare infantile

5.2.1. Processo di alimentazione
5.2.2. Fisiologia della deglutizione pediatrica
5.2.3. Fasi di acquisto delle abilità
5.2.4. Deficit
5.2.5. Lavoro multidisciplinare
5.2.6. Sintomatologia di allerta
5.2.7. Sviluppo orofacciale prematuro
5.2.8. Vie di alimentazione: Parenterale, Enterale, Sonda, Gastrectomia, Orale (Dieta con o senza modifiche)
5.2.9. Reflusso gastro-esofageo

5.3. Neurosviluppo e alimentazione infantile

5.3.1. Sviluppo embrionale
5.3.2. Insorgenza delle principali funzioni primarie
5.3.3. Fattori di rischio
5.3.4. Tappe evolutive
5.3.5. Funzione sinaptica
5.3.6. Immaturità
5.3.7. Maturità neurologica

5.4. Abilità motorie del cervello

5.4.1. Attitudini motorie orofacciali innate
5.4.2. Evoluzione di modelli motori orofacciali
5.4.3. Deglutizione riflessa
5.4.4. Respirazione riflessa
5.4.5. Suzione riflessa
5.4.6. Valutazione dei riflessi orali del lattante

5.5. Allattamento

5.5.1. Inizio precoce
5.5.2. Impatto a livello orofacciale
5.5.3. Esclusività
5.5.4. Nutrizione ottima
5.5.5. Maturazione spontanea della muscolatura orale
5.5.6. Mobilità e sinergia muscolare
5.5.7. Posizione
5.5.8. Raccomandazioni terapeutiche
5.5.9. Sviluppo intellettuale
5.5.10. Programmi di intervento

5.6. Tecniche di alimentazione precoce

5.6.1. Alimentazione del neonato
5.6.2. Tecniche di posizionamento
5.6.3. Segni di buon posizionamento
5.6.4. Raccomandazioni terapeutiche chiave
5.6.5. Formule lattee e non
5.6.6. Classificazione delle formule
5.6.7. Tecniche di uso del biberon
5.6.8. Tecniche di uso del cucchiaio
5.6.9. Tecniche di uso del bicchiere salvagoccia
5.6.10. Tecniche di uso con sonda o sistemi di alimentazione alternativa

5.7. Intervento logopedico nei neonati

5.7.1. Valutazione delle funzioni primarie
5.7.2. Rieducazione delle disfunzioni neuromotorie primarie
5.7.3. Intervento primario
5.7.4. Pianificazione e coordinazione del trattamento individuale
5.7.5. Programma di esercizi motori orali I
5.7.6. Programma di esercizi motori orali II
5.7.7. Intervento con famiglie
5.7.8. Attivazione motoria precoce

5.8. Alterazioni della deglutizione infantile: Blocco 1

5.8.1. Analisi di assunzione
5.8.2. Valutazione della struttura e delle funzionalità orofacciali
5.8.3. Malnutrizione
5.8.4. Infezioni respiratorie: Unità delle vie aeree
5.8.5. Unità delle vie aeree
5.8.6. Esami complementari
5.8.7. Esami quantitativi
5.8.8. Trattamento nutrizionale
5.8.9. Trattamento adattativo Postura, testura, materiali
5.8.10. Programma di azione

5.9. Trattamento riabilitativo della disfagia orofaringea ed esofagea infantile

5.9.1. Sintomatologia
5.9.2. Eziologia
5.9.3. Bambino con danno neurologico: Alta probabilità di presentare alterazione
5.9.4. Disfagia nel neonato
5.9.5. Fasi della deglutizione normalizzata in pediatria vs deglutizione patologica
5.9.6. Maturità neurologica: Stato cognitivo, emotivo e coordinazione motoria
5.9.7. Impossibilità di alimentazione orale
5.9.8. Attenzione precoce: Alta probabilità di recupero

5.10. Alterazioni della deglutizione infantile: Blocco 2

5.10.1. Tipi. Classificazione con basi neuroanatomiche e comportamentali
5.10.2. Disfagia funzionale matura
5.10.3. Malattie degenerative
5.10.4. Patologie cardiorespiratorie
5.10.5. Danno cerebrale congenito
5.10.6. Danno cerebrale acquisito infantile (DCAI)
5.10.7. Sindromi craniofacciali
5.10.8. Disturbi dello spettro autistico

Modulo 6. Valutazione e intervento nella disfagia di origine neurologica in età adulta

6.1. La deglutizione: Definizione e anatomia

6.1.1. Definizione di deglutizione
6.1.2. Anatomia della deglutizione: Struttura

6.1.2.1. Cavità orale
6.1.2.2. Faringe
6.1.2.3. Laringe
6.1.2.4. Esofago

6.1.3. Anatomia della deglutizione: Controllo neurologico

6.1.3.1. Sistema nervoso centrale
6.1.3.2. Nervi cranici
6.1.3.3. Sistema nervoso autonomo

6.2. La deglutizione: Il processo deglutivo

6.2.1. Fasi della deglutizione

6.2.1.1. Fase preorale
6.2.1.2. Fase orale

6.2.1.2.1. Fase preparatoria orale
6.2.1.2.2. Fase di trasporto orale

6.2.1.3. Fase faringea
6.2.1.4. Fase esofagea

6.2.2. Sistema di valvole
6.2.3. Biomeccanica della deglutizione

6.2.3.1. Deglutizione di liquidi
6.2.3.2. Deglutizione di semisolidi
6.2.3.3. Deglutizione di solidi La masticazione

6.2.4. Coordinazione respirazione-deglutizione

6.3. Introduzione alla disfagia

6.3.1. Definizione
6.3.2. Eziologia e prevalenza

6.3.2.1. Cause funzionali
6.3.2.2. Cause organiche

6.3.3. Classificazione

6.3.3.1. Tipi di disfagia
6.3.3.2. Gravità della disfagia

6.3.4. Differenziazione della disfagia strutturale da quella neurogena
6.3.5. Segni ed sintomi della disfagia
6.3.6. Concetti di sicurezza ed efficacia

6.3.6.1. Complicazione della sicurezza
6.3.6.2. Complicazione dell’efficacia

6.3.7. Disfagia nel danno cerebrale
6.3.8. Disfagia negli anziani

6.4. Valutazione medica della disfagia

6.4.1. Anamnesi medica
6.4.2. Scale di valutazione e screening

6.4.2.1. EAT-10
6.4.2.2. Metodo di analisi clinica di volume-viscosità

6.4.2.2.1. Come realizzare l’analisi clinica di volume-viscosità?
6.4.2.2.2. Consigli utili per l’applicazione dell’analisi clinica di volume-viscosità

6.4.3. Prove strumentali

6.4.3.1. Fibroendoscopia
6.4.3.2. Videofluoroscopia
6.4.3.3. Fibroendoscopia vs Videofluoroscopia
6.4.3.4. Manometria faringoesofagea

6.5. Valutazione logopedica della disfagia

6.5.1. Anamnesi
6.5.2. Valutazione generale del paziente

6.5.2.1. Esame fisico
6.5.2.2. Esame cognitivo

6.5.3. Analisi clinica del paziente

6.5.3.1. Valutazione delle strutture
6.5.3.2. Analisi della motricità e sensibilità orale
6.5.3.3. Valutazione dei nervi cranici
6.5.3.4. Valutazione dei riflessi
6.5.3.5. Analisi della deglutizione per fasi (senza bolo)
6.5.3.6. Uso dell'auscultazione e valutazione del suono
6.5.3.7. Valutazione respiratoria e della fonazione

6.5.4. Valutazione nel paziente con tracheostomia
6.5.5. Scale di severità e qualità di vita

6.6. Valutazione dello stato nutrizionale

6.6.1. Importanza della nutrizione
6.6.2. Scale di screening in nutrizione

6.6.2.1. Malnutrition Universal Screening Tool (MUST)
6.6.2.2. Mini Nutritional Assessment (MNA)
6.6.2.3. Nutritional Risk Screening 2002 (NRS 2002)

6.6.3. Valutazione nutrizionale
6.6.4. Malnutrizione
6.6.5. Disidratazione
6.6.6. Integrazioni nutrizionali
6.6.7. Alternative all’alimentazione orale

6.6.7.1. Nutrizione enterale

6.6.7.1.1. Nutrizione con sonda naso-gastrica
6.6.7.1.2. Nutrizione per gastronomia
6.6.7.1.3. Comparazione dei tipi di nutrizione enterale

6.6.7.2. Nutrizione parenterale

6.7. Riabilitazione della disfagia con tecniche compensatorie

6.7.1. Obiettivi del trattamento riabilitativo
6.7.2. Tecniche posturali
6.7.3. Modifiche della consistenza
6.7.4. Modifica del volume e della velocità di assunzione
6.7.5. Modifica nell’alimentazione a livello percettivo
6.7.6. Nuove consistenze
6.7.7. Adattamento di utensili per l’assunzione
6.7.8. Linee guida per il paziente e la famiglia

6.7.8.1. Adattamento del contesto
6.7.8.2. Somministrazione di farmaci
6.7.8.3. Igiene orale

6.8. Riabilitazione della disfagia con tecniche riabilitative I

6.8.1. Criteri di inclusione/esclusione al trattamento con tecniche riabilitative
6.8.2. Manovre di deglutizione
6.8.3. Tecniche per esercitare la muscolatura che interviene nella deglutizione

6.8.3.1. Terapia orofacciale e miofunzionale

6.8.3.1.1. Manipolazione dei tessuti molli
6.8.3.1.2. Tecniche di incremento sensoriale
6.8.3.1.3. Esercizi specifici per:

6.8.3.1.3.1. Lingua
6.8.3.1.3.2. Labbra/muscolo buccinatore
6.8.3.1.3.3. Muscoli masticatori
6.8.3.1.3.4. Velo palatino

6.8.3.2. Tecniche per stimolare il riflesso di deglutizione
6.8.3.3. Esercizi di propulsione del bolo
6.8.3.4. Esercizi per l’elevazione laringea (escursione ioidea)
6.8.3.5. Esercizi per migliorare la chiusura glottica

6.9. Riabilitazione della disfagia con tecniche riabilitative II

6.9.1. Trattamento della disfagia basato nella sintomatologia
6.9.2. Trattamento della respirazione
6.9.3. Posizionamento
6.9.4. Attuazione della dieta
6.9.5. Uso della tossina botulinica
6.9.6. Bendaggio neuromuscolare

6.9.6.1. Bendaggio rigido
6.9.6.2. Bendaggio flessibile

6.9.7. Elettroterapia della deglutizione
6.9.8. Nuove tecnologie

6.10. Contenuto di supporto al logopedista che interviene nella disfagia

6.10.1. RCP nell’alimentazione
6.10.2. Preparazione degli alimenti
6.10.3. Informazione extra di ogni tema studiato

Modulo 7. Odontologia e disturbo orofacciale

7.1. Dentatura

7.1.1. Introduzione
7.1.2. Crescita e sviluppo dentale
7.1.3. Classificazione
7.1.4. Dentatura primaria
7.1.5. Dentizione Mista
7.1.6. Dentizione Permanente
7.1.7. Formazione e crescita dentale

7.2. Linee guida normali e patologiche

7.2.1. Introduzione
7.2.2. Attrezzature
7.2.3. Deformità dento-labiali
7.2.4. Anomalie eruttive
7.2.5. Modello patologico e disturbo congenito
7.2.6. Valutazione e analisi clinica
7.2.7. Intervento clinico
7.2.8. Visione multidisciplinare

7.3. Analisi clinica e radiografica

7.3.1. Introduzione
7.3.2. Panoramica
7.3.3. Teleradiografia
7.3.4. Analisi circolare di Ricketts
7.3.5. Cefalometria di Steiner
7.3.6. Radiografia ossea
7.3.7. Bibliografia

7.4. Valutazione

7.4.1. Introduzione
7.4.2. Funzioni del sistema orofacciale
7.4.3. Analisi estetico/biofacciale
7.4.4. Valutazione anatomico-funzionale
7.4.5. Valutazione delle funzioni del sistema orofacciale
7.4.6. Deglutizione atipica
7.4.7. Protocollo di valutazione miofunzionale
7.4.8. Bibliografia

7.5. Funzione e forma

7.5.1. Introduzione
7.5.2. Alterazioni della respirazione e della deglutizione
7.5.3. Respirazione e deglutizione
7.5.4. Bruxismo
7.5.5. Esplorazione articolare e mandibolare i
7.5.6. Esplorazione articolare e mandibolare i
7.5.7. Studio della dinamica mandibolare
7.5.8. Bibliografia

7.6. Intervento logopedico

7.6.1. Introduzione
7.6.2. Respirazione orale
7.6.3. Disfunzione orale
7.6.4. Intervento logopedico nella respirazione orale
7.6.5. Deglutizione atipica
7.6.6. Intervento logopedico nella deglutizione atipica
7.6.7. ATM
7.6.8. Intervento logopedico nel ATM
7.6.7. Bibliografia

7.7. Occlusione e malocclusione

7.7.1. Introduzione
7.7.2. Occlusione temporale
7.7.3. Sviluppo dell’occlusione temporale
7.7.3. Occlusione permanente
7.7.4. Sviluppo dell’occlusione permanente
7.7.5. Occlusione fisiologica e non
7.7.6. Occlusione statica e dinamica
7.7.7. Trattamento multidisciplinare
7.7.8. Bibliografia

7.8. Principale classificazione dell’occlusione

7.8.1 Introduzione
7.8.2. Caratteristiche
7.8.3. Classificazione antero-posteriore
7.8.4. Sindromi trasversali I
7.8.5. Sindromi trasversali II
7.8.6. Sindromi verticali
7.8.7. Eziopatogenesi della malocclusione
7.8.8. Bibliografia

7.9. Odontologia e logopedia

7.9.1. Introduzione
7.9.2. Lavoro multidisciplinare
7.9.3. Esame extraorale
7.9.4. Esame intraorale
7.9.5. Esame funzionale
7.9.6. Ortodonzia e funzione orale
7.9.7. Bibliografia
7.9.8. Intervento logopedico nel disturbo orofacciale

7.10. Studio dei casi

7.10.1. Introduzione
7.10.2. Caso pratico 1
7.10.3. Caso pratico 2
7.10.4. Caso pratico 3
7.10.5. Caso pratico 4
7.10.6. Bibliografia

Modulo 8. Disturbi dell’alimentazione nei disturbi neurologici congeniti PCI

8.1. Valutazione delle Principali Funzioni Vitali

8.1.1. Respirazione
8.1.2. Classificazione e modello respiratorio
8.1.3. Analisi del percorso aereo
8.1.4. Masticazione
8.1.5. Deglutizione
8.1.6. Strutture del sistema stomatognatico che intervengono nella deglutizione
8.1.7. Strutture neurologiche che intervengono nella deglutizione
8.1.8. Controllo neurologico della deglutizione
8.1.9. Disfagia neurogena
8.1.10. Rilassamento della respirazione e della deglutizione: Importanza della coordinazione respirazione-deglutizione durante il processo deglutivo

8.2. Valutazione Strutturale coinvolta nelle Funzioni Vitali 

8.2.1. Disturbi neurologici e sviluppo stomatognatico
8.2.2. Valutazione dei nervi cranici
8.2.3. Sviluppo delle funzioni orali
8.2.4. Crescita della struttura facciale
8.2.5. Disturbi del sistema orofacciale
8.2.6. Maturità orofacciale
8.2.7. Strutture respiratorie
8.2.8. Muscolatura facciale
8.2.9. Muscolatura orale
8.2.10. Muscolatura laringea

8.3. Valutazione Funzionale dell’Ingestione

8.3.1. Valutazione individualizzata delle caratteristiche dell’alimentazione
8.3.2. Valutazione dei riflessi orali
8.2.3. Alimentazione e paralisi cerebrale: principali problemi associati
8.3.3. Alterazioni di sicurezza ed efficacia
8.3.4. Analisi clinica della deglutizione: Quali esami sono adeguati per persone con PC?
8.3.5. Analisi fisica-gross motor function e la relazione con la nutrizione
8.3.6. Analisi strumentale
8.3.7. Quale esame diagnostico è più efficace per la disfagia in persone con PC?
8.3.8. Importanza del lavoro interdisciplinare per la valutazione della disfagia

8.3.8.1. Come affrontare la valutazione della deglutizione in persone con PC?
8.3.8.2. Quando devo rinviare?

8.3.9. Procedure di azione di fronte a un problema di deglutizione e/o nutrizione

8.4. Disturbo Neurologico Congenito

8.4.1. Definizione
8.4.2. Principali caratteristiche
8.4.3. Intervento e trattamento logopedico
8.4.4. Trattamento neuroriabilitativo multidisciplinare
8.4.5. Sintomatologia
8.4.6. Disfunzione muscolare
8.4.7. Controllo attivo
8.4.8. Analisi dei casi

8.5. Disturbo Neurologico Acquisito 

8.5.1. Definizione
8.5.2. Principali caratteristiche
8.5.3. Intervento e trattamento logopedico
8.5.4. Trattamento neuroriabilitativo multidisciplinare
8.5.5. Sintomatologia
8.5.6. Disfunzione muscolare
8.5.7. Controllo attivo
8.5.8. Analisi dei casi

8.6. Programma di Alimentazione

8.6.1. 1ª Fase: Igiene posturale, orale e nasale
8.6.2. Attuazione di nuove abitudini orali
8.6.3. Creazione di routine e comportamenti neuromotori con alta frequenza e minima intensità
8.6.4. 2ª Fase: Programma di intervento in base all’analisi di strutture
8.6.5. Creazione di programmi individualizzati
8.6.6. Selezione di esercizi motori orali favorevoli
8.6.7. 3ª Fase: Strategie e competenze per alimentare
8.6.8. Posizionamento
8.6.9. Sviluppo di strategie per un’adeguata alimentazione orale
8.6.10. Alimentazione enterale

8.7. Elaborazione di strategie e piano d’azione

8.7.1. Tipi di alimentazione
8.7.2. Adattamento della consistenza e della struttura
8.7.3. Modifica del volume
8.7.4. Anticipazione: Strategie sensitive
8.7.5. Valutazione dell’adattamento posturale
8.7.6. Importanza del sapore e della presenza degli alimenti senza dimenticare il fattore sicurezza-alimento testurizzato
8.7.7. Ambiente e durata degli alimenti
8.7.8. Apporto nutritivo adeguato
8.7.9. Sistemi di aiuto e prodotti di supporto relazionati con l’alimentazione
8.7.10. Analisi dei casi e processo decisionale

8.8. Adattamenti e aiuti del terapista occupazionale

8.8.1. Posizionamento funzionale e importanza della “persona che mangia” e che “dà da mangiare”
8.8.2. Aiuti e tecniche di posizionamento per la persona che dà da mangiare
8.8.3. Aiuti e tecniche di posizionamento per le persone con PC durante l’alimentazione
8.8.4. Prodotti di supporto relazionati con l’alimentazione
8.8.5. Creazione di adattamenti
8.8.6. Importanza della postura per persone con nutrizione enterale: Aspetti rilevanti
8.8.7. Alimentazione partecipativa e autonomia durante l’alimentazione
8.8.8. Terapia occupazionale e logopedia

8.9. Disfagia orofaringea in PCI

8.9.1. Derivazioni e squadre multidisciplinari
8.9.2. Adattamento dell’alimentazione
8.9.3. Intervento familiare e medico
8.9.4. Valutazione del processo deglutivo
8.9.5. Intervento individualizzato
8.9.6. Modifica della consistenza e del volume come aspetti fondamentali
8.9.7. Tecniche di incremento sensoriale
8.9.8. Come agire di fronte a problemi di sensibilità orale?
8.9.9. Cambi di postura e manovre che facilitano la deglutizione
8.9.10. Prodotti di aiuto per la somministrazione di farmaci/igiene orale
8.9.11. Importanza di mantenere la stimolazione intraorale in persone con nutrizione enterale

8.10. Nutrizione e paralisi cerebrale

8.10.1. Concetto di nutrizione: Crescita e sviluppo
8.10.2. Relazione tra nutrizione e danno cerebrale: principali problemi associati
8.10.3. Importanza di mantenere un apporto nutritivo adeguato
8.10.4. Malnutrizione, denutrizione e disidratazione: concetti e conseguenze
8.10.5. Nutrienti di base e necessari
8.10.6. Importanza della valutazione e del monitoraggio nutrizionale in persone con PC
8.10.7. Tecniche per ottenere un apporto nutritivo adeguato: incremento della densità calorica, moduli orali, supplementi orali e nutrizione enterale
8.10.8. Importanza della nutrizione centrata nella persona: Piano individualizzato
8.10.9. Nutrizione enterale

Modulo 9. Problemi di alimentazione nei disturbi generalizzati dello sviluppo: Autismo

9.1. Definizione e storia

9.1.1. Introduzione
9.1.2. Controllo concettuale

9.1.2.1. Storia
9.1.2.2. Prevalenza
9.1.2.3. Inclusione DSM

9.1.3. Classificazione attuale

9.1.3.1. Cambio da DSM-IV a DSM-V
9.1.3.2. Disturbo dello Spettro Autistico 299.00 (F84.0)
9.1.3.3. Conclusione
9.1.3.4. Bibliografia

9.2. Identificazione e diagnosi precoce

9.2.1. Introduzione
9.2.2. Comunicazione interazione sociale
9.2.3. Capacità di comunicazione
9.2.4. Capacità di interazione sociale
9.2.5. Flessibilità di comportamento e pensiero
9.2.6. Elaborazione sensoriale
9.2.7. Scale e strumenti
9.2.8. Conclusione
9.2.9. Bibliografia

9.3. Eterogeneità nell’autismo

9.3.1. Introduzione
9.3.2. Fattori relaziona con l’età
9.3.3. Inizio dei segni
9.3.4. Autismo in età prescolastica
9.3.5. Autismo in età scolastica
9.3.6. Autismo durante l’adolescenza
9.3.7. Autismo in età adulta
9.3.8. Fattori relazionati con il sesso
9.3.9. Fattori relaziona con l’eziologia
9.3.10. Conclusione

9.4. Comorbidità

9.4.1. Introduzione
9.4.2. Alterazioni espressive del linguaggio
9.4.3. Disturbi comorbidi più prevalenti
9.4.4. ADHD
9.4.5. Ansia e depressione
9.4.6. Ossessioni e compulsioni
9.4.7. Dissomnia e parasonnia
9.4.8. Anomalie di movimento
9.4.9. Sindrome di Tourette
9.4.10. Alterazioni associate al ASD nell’infanzia
9.4.11. Autismo ad alto funzionamento
9.4.12. Famiglia e ambiente
9.4.13. Conclusione

9.5. Intervento con la famiglia e l’ambiente

9.5.1. Introduzione
9.5.2. Intervento con la famiglia
9.5.3. Riferimenti per adeguare la situazione familiare
9.5.4. Intervento nell’ambiente
9.5.5. Terapia familiare
9.5.6. Conclusione

9.6. Nutrizione nel bambino con autismo

9.6.1. Introduzione
9.6.2. Caratteristiche concrete di alimentazione
9.6.3. Metabolismo
9.6.4. Deficienza enzimatica
9.6.5. Alimenti

9.7. Problemi specifici e modelli di intervento inadeguato

9.7.1. Non accettare cibo con il cucchiaio
9.7.2. Lasciare il cibo in bocca
9.7.3. Non masticare
9.7.4. Iperselettività
9.7.5. Pianto
9.7.6. Modelli non adeguati
9.7.7. Raccomandazioni
9.7.8. Conclusione

9.8. Problemi di alimentazione in bambini con autismo

9.8.1. Introduzione
9.8.2. Strategie
9.8.3. Squadre di lavoro di riferimento a livello nazionale
9.8.4. Modelli di intervento
9.8.5. Raccomandazioni
9.8.6. Ordine di presentazione degli alimenti
9.8.7. Conclusione

9.9. Caso clinico: Negatività di fronte ad alimenti solidi

9.9.1. Storia clinica: Valutazione qualitativa di comunicazione e linguaggio
9.9.2. Valutazione strutturale e funzionale orofacciale

9.9.2.1. Strategie di intervento

9.9.3. Programma di intervento
9.9.4. Funzione della respirazione

9.9.4.1. Coscienza e controllo delle funzioni respiratorie

9.9.4.1.1. Igiene nasale
9.9.4.1.2. Igiene posturale

9.9.4.2. Respirazione nasale e soffio nasale
9.9.4.3. Aumentare la risposta sensoriale olfattiva

9.9.5. Funzione dell’alimentazione
9.9.6. Sensibilità orale

9.9.6.1. Igiene orale
9.9.6.2. Stimolazione orale

9.9.7. Motricità orale

9.9.7.1. Stereognosia orale
9.9.7.2. Inibizione del riflesso della nausea
9.9.7.3. Stimolazione dei sapori

9.9.8. Rilassamento dei muscoli nella masticazione
9.9.9. Masticazione senza alimento
9.9.10. Masticazione con alimento
9.9.11. Conclusioni sull’Intervento Logopedico

9.10. Eziopatogenesi

9.10.1. Introduzione
9.10.2. Sistema endocrino
9.10.3. Genetica ed ereditabilità
9.10.4. Risonanza magnetica funzionale
9.10.5. Sistema ossitocinergico
9.10.6. Conclusione
9.10.7. Bibliografia

9.10.7.1. Conclusione
9.10.7.2. Bibliografia

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Un'ottima opportunità per aggiornare le tue conoscenze sulla Neuroriabilitazione Logopedica e Orofacciale in qualsiasi momento della giornata, dal tuo Tablet"

Master Privato in Neuroriabilitazione Logopedica e Orofacciale in Infermieristica

Le anomalie che influenzano le funzioni vitali come l'alimentazione e impediscono la comunicazione umana richiedono cure primarie e specialistiche accurate. Per questo, TECH Università Tecnologica ha creato un master incentrato sull'analisi e la valutazione delle diverse alterazioni strutturali di questo sistema. Durante tutto il programma, verranno rivisitate le conoscenze anatomiche relative al cervello e al sistema nervoso per immergersi successivamente negli effetti delle patologie sulle funzioni cognitive e sul processo di degenerazione. Una volta acquisite queste basi, si affronterà l'insieme delle tecniche tipiche dell'intervento logopedico, quali la riabilitazione neuropsicologica, la terapia comportamentale e occupazionale, nonché i trattamenti per la disfagia orofaringea ed esofagea: terapia miofunzionale orofacciale, esercizi di propulsione del bolo, elettroterapia nella deglutizione, tra gli altri. Inoltre, verrà approfondita la partecipazione della logopedia nelle procedure relative all'occlusione e alla malocclusione. In questo modo gli studenti svilupperanno le competenze necessarie per coadiuvare la rieducazione delle funzioni neuromuscolari e migliorare la qualità della vita del paziente.

Specializzati in Logopedia e Neuroriabilitazione Orofacciale per Infermieristica

Partecipare a questo corso post-laurea di TECH è un'ottima opportunità per allenarsi nell'esecuzione di procedure volte a normalizzare le funzioni alterate, che ostacolano la gesticolazione, la suzione, la deglutizione, la masticazione e la respirazione. Per garantire l'efficacia di tali trattamenti, vengono offerti contenuti specializzati nella riabilitazione o, nel caso in cui ciò non sia possibile, nell'attuazione di meccanismi sostitutivi. Parimenti vengono forniti strumenti interpretativi per la valutazione delle Principali Funzioni Vitali (PCI), al fine di elaborare, conseguentemente, una serie di strategie che facilitino l'alimentazione e l'attività motoria. Al termine del programma, il futuro esperto in questo campo creerà programmi per la prevenzione dei disturbi miofunzionali e orofacciali, prestando particolare attenzione all'esplorazione, valutazione, diagnosi e prognosi dell'evoluzione delle alterazioni, in ciascuno dei casi in che essere coinvolti. Questo background consentirà quindi loro di svolgere in modo eccezionale nella pratica clinica e sanitaria quotidiana, contribuendo al tempo stesso ad aumentare la qualità delle cure mediche fornite a questi pazienti.