Presentazioni

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Modulo 1. Introduzione alla progettazione e alla direzione di progetti tecnologici, e gestione dell’integrazione dei progetti tecnologici

1.1. Introduzione alla gestione di progetti tecnologici

1.1.1. Il ruolo del direttore di progetti
1.1.2. Definizione di progetto
1.1.3. Strutture organizzative

1.2. Direzione dei progetti, gestione dei programmi E gestione del portfolio

1.2.1. Portfolio, programmi e progetti
1.2.2. Direzione strategica

1.3. Normativa e buona pratica nella gestione di progetti tecnologici

1.3.1. Prince 2
1.3.2. Pmp
1.3.3. ISO 21500:2012

1.4. Influenza dell’organizzazione nella progettazione e gestione dei progetti tecnologici

1.4.1. Fattori ambientali di un’impresa
1.4.2. Patrimonio dei processi nell’azienda

1.5. Processi di direzione di progetti tecnologici

1.5.1. Ciclo di vita dei progetti tecnologici
1.5.2. I gruppi dei processi
1.5.3. Dinamica dei gruppi dei processi

1.6. Sviluppo dell'atto di costituzione di progetti tecnologici

1.6.1. Definizione dell'atto di costituzione di progetti tecnologici
1.6.2. Strumenti e tecniche

1.7. Sviluppo del piano per la progettazione e la gestione di progetti tecnologici

1.7.1. Definizione del piano per la progettazione e la gestione di progetti tecnologici
1.7.2. Strumenti e tecniche

1.8. Gestione della conoscenza dei progetti tecnologici

1.8.1. Importanza della gestione della conoscenza nei progetti tecnologici
1.8.2. Strumenti e tecniche

1.9. Monitoraggio del lavoro dei progetti tecnologici

1.9.1. Monitoraggio e controllo dei lavori
1.9.2. Report di controllo nei progetti tecnologici
1.9.3. Strumenti e tecniche

1.10. Controllo integrato dei cambiamenti nei progetti tecnologici

1.10.1. Obiettivi e benefici del controllo dei cambiamenti nei progetti
1.10.2. Il CCB (Change Control Board)
1.10.3. Strumenti e tecniche

1.11. Consegna e chiusura dei progetti tecnologici

1.11.1. Obiettivi e benefici della chiusura progetti
1.11.2. Strumenti e tecniche

Modulo 2. Gestione del campo di applicazione dei progetti tecnologici

2.1. Introduzione alla gestione della portata

2.1.1. Portata del progetto
2.1.2. Campo di applicazione del prodotto

2.2. Elementi fondamentali della gestione del campo di applicazione

2.2.1. Concetti di base
2.2.2. Linea base del campo di applicazione

2.3. Benefici della gestione del campo di applicazione

2.3.1. Individuazione delle aspettative degli interessati
2.3.2. Scoop creep e gold plating

2.4. Considerazioni sugli ambienti adattivi

2.4.1. Tipi di progetti adattivi
2.4.2. Definizione del campo di applicazione nei progetti adattivi

2.5. Pianificazione della gestione del campo di applicazione

2.5.1. Piano di gestione del campo di applicazione
2.5.2. Piano di gestione dei requisiti
2.5.3. Strumenti e tecniche

2.6. Raccogliere i requisiti

2.6.1. Raccolta e negoziazione dei requisiti
2.6.2. Strumenti e tecniche

2.7. Definizione del campo di applicazione

2.7.1. Comunicazione del campo di applicazione del progetto
2.7.2. Strumenti e tecniche

2.8. Creazione della struttura di ripartizione del lavoro (WBS)

2.8.1. Struttura di ripartizione del lavoro (WBS)
2.8.2. Tipologie di WBS
2.8.3. Rolling wave
2.8.4. Strumenti e tecniche

2.9. Convalida del campo di applicazione

2.9.1. Qualità vs convalida
2.9.2. Strumenti e tecniche

2.10. Controllo del campo di applicazione

2.10.1. Dati e informazioni di gestione nei progetti
2.10.2. Tipi di rapporti sulla prestazione dei lavori
2.10.3. Strumenti e tecniche

Modulo 3. Gestione del tempo dei progetti tecnologici

3.1. Stima della durata delle fasi del progetto

3.1.1. Stima dei tre valori

3.1.1.1. Più probabile (TM)
3.1.1.2. Ottimista (TO)
3.1.1.3. Pessimista (TP)

3.1.2. Stima analogica
3.1.3. Stima parametrica
3.1.4. Stime bottom-up
3.1.5. Processo decisionale
3.1.6. Giudizio degli esperti

3.2. Definizione delle attività e scomposizione dei compiti del progetto

3.2.1. Scomposizione
3.2.2. Definire le attività
3.2.3. Scomposizione dei compiti del progetto
3.2.4. Attributi dell’attività
3.2.5. Elenco dei traguardi

3.3. Sequenza delle attività

3.3.1. Elenco delle attività
3.3.2. Attributi dell’attività
3.3.3. Metodo per diagrammare la provenienza
3.3.4. Determinazione e integrazione delle dipendenze
3.3.5. Anticipi e ritardi
3.3.6. Diagramma di rete del cronoprogramma del progetto

3.4. Stima delle risorse delle attività

3.4.1. Registro dei presupposti
3.4.2. Elenco delle attività
3.4.3. Attributi dell’attività
3.4.4. Registro dei presupposti
3.4.5. Registro delle lezioni apprese
3.4.6. Assegnazione del team al progetto
3.4.7. Struttura di ripartizione delle risorse

3.5. Stima della durata delle attività

3.5.1. La legge dei rendimenti decrescenti
3.5.2. Quantità di risorse
3.5.3. Progressi tecnologici
3.5.4. Motivazione del personale
3.5.5. Documentazione del progetto

3.6. Sviluppo del cronoprogramma

3.6.1. Analisi della rete del cronoprogramma
3.6.2. Metodo del percorso critico
3.6.3. Ottimizzazione delle risorse

3.6.3.1. Livellamento delle risorse
3.6.3.2. Stabilizzazione delle risorse

3.6.4. Anticipi e ritardi
3.6.5. Comprensione del cronoprogramma

3.6.5.1. Intensificazione
3.6.5.2. Esecuzione rapida

3.6.6. Linea base del cronoprogramma
3.6.7. Cronoprogramma del progetto
3.6.8. Dati del cronoprogramma
3.6.9. Calendari del progetto

3.7. Tipologie di relazione e di dipendenza tra tutte le attività del progetto

3.7.1. Dipendenze obbligatorie
3.7.2. Dipendenze discrezionali

3.7.2.1. Logica preferita
3.7.2.2. Logica preferenziale
3.7.2.3. Logica soft

3.7.3. Dipendenze esterne
3.7.4. Dipendenze interne

3.8. Software di gestione del tempo nei progetti tecnologici

3.8.1. Analisi dei diversi software
3.8.2. Tipi di Software
3.8.3. Funzionalità e copertura
3.8.4. Utilità e vantaggi

3.9. Controllo del cronoprogramma

3.9.1. Informazione sulla prestazione del lavoro
3.9.2. Previsioni del cronoprogramma
3.9.3. Richieste di cambiamento
3.9.4. Aggiornamento al piano di gestione del tempo
3.9.5. Aggiornamento dei documenti del progetto

3.10. Ricalcolo dei tempi

3.10.1. Percorso critico
3.10.2. Calcolo dei tempi minimi e massimi
3.10.3. La tolleranza in un progetto

3.10.3.1. Che cos'è?
3.10.3.2. Come usarla?

3.10.4. Tolleranza totale
3.10.5. Tolleranza libera

Modulo 4. Gestione dei costi dei progetti tecnologici

4.1. Cos’è il piano di gestione dei costi?

4.1.1. Strumenti e tecniche di pianificazione
4.1.2. Risultati della pianificazione dei costi

4.2. Stimare i costi. Tipologie di stima. Analisi di riserva

4.2.1. Informazioni utili per la stima dei costi
4.2.2. Strumenti e tecniche per la stima dei costi
4.2.3. Risultati della preparazione del budget dei costi

4.3. Tipologie di costi di un progetto

4.3.1. Costi diretti e indiretti
4.3.2. Costi fissi e costi variabili

4.4. Valutazione e selezione di progetti

4.4.1. Dimensioni finanziarie di un progetto
4.4.2. Van
4.4.3. TIR e RRN
4.4.4. Tempo di ripresa e payback

4.5. Determinazione del budget

4.5.1. Informazioni utili per la preparazione del budget del progetto
4.5.2. Strumenti e tecniche per la preparazione del budget dei costi
4.5.3. Risultati della preparazione del budget del progetto

4.6. Proiezione dei costi

4.6.1. Dati e informazioni di gestione dei costi
4.6.2. Tipi di rapporti sulla prestazione dei costi

4.7. Tecnica dell’earned value management (EVM)

4.7.1. Variabili di base e variabili di stato
4.7.2. Previsioni
4.7.3. Tecniche e pratiche emergenti

4.8. Il flusso di cassa del progetto

4.8.1. Tipologie di flussi di cassa
4.8.2. Stima dei flussi netti di cassa associati a un progetto
4.8.3. Lo sconto nei flussi di cassa
4.8.4. Applicazione del rischio ai flussi di cassa

4.9. Controllo dei costi

4.9.1. Obiettivi e benefici del controllo dei costi
4.9.2. Strumenti e tecniche

Modulo 5. Gestione della qualità dei progetti tecnologici

5.1. Importanza della gestione della qualità nei progetti

5.1.2. Concetti basilari
5.1.3. Differenza tra qualità e livello
5.1.4. Precisione
5.1.5. Esattezza
5.1.6. Metriche

5.2. Teorie della qualità

5.2.1. Edwards deming

5.2.1.1. Ciclo del Shewart- Deming (Piano Do – Check - Act)

5.2.2. Miglioramento continuo
5.2.3. Joseph Juran. Principio di Pareto

5.2.3.1. Teoria di “adeguamento all’uso”

5.2.4. Teoria “gestione della qualità totale”
5.2.5. Kaoru Ishikawa (spina di pesce)
5.2.6. Philip Crosby (costo della bassa qualità)

5.3. Normativa: ISO 21500

5.3.1. Introduzione
5.3.2. Antecedenti e storia
5.3.3. Obiettivi e caratteristiche
5.3.4. Gruppo di processi-gruppo di materie
5.3.5. ISO 21500 vs PMBOK
5.3.6. Futuro della normativa

5.4. Tendenze e pratiche emergenti della gestione della qualità

5.4.1. Adempimento delle politiche e dei controlli
5.4.2. Standard e adempimenti normativi
5.4.3. Miglioramento continuo
5.4.4. Coinvolgimento degli stakeholders (gruppo di interesse)
5.4.5. Retrospettive ricorrenti
5.4.6. Retrospettive posteriori

5.5. Pianificazione della gestione della qualità

5.5.1. Analisi costo-beneficio
5.5.2. Analisi delle decisioni multi-criterio
5.5.3. Pianificazione delle prove e dell’ispezione
5.5.4. Diagrammi di flusso
5.5.5. Modello logico di dati
5.5.6. Diagramma matriciale
5.5.7. Diagrammi di interrelazione

5.6. Costi dell'adempimento e dell’inadempimento dei criteri di Qualità

5.6.1. Costi dell’adempimento
5.6.2. Costi dell’inadempimento o della mancata conformità
5.6.3. Costi di prevenzione
5.6.4. Costi di valutazione
5.6.5. Errori interni
5.6.6. Errori esterni
5.6.7. Costo marginale di qualità
5.6.8. Qualità ottimale

5.7. Gestione della qualità

5.7.1. Liste di verifica
5.7.2. Analisi delle alternative
5.7.3. Analisi dei documenti
5.7.4. Analisi dei processi
5.7.5. Analisi causa radice
5.7.6. Diagramma causa-effetto
5.7.7. Istogramma
5.7.8. Diagramma di dispersione
5.7.9. Disegno per X
5.7.10. Metodologie di miglioramento della qualità

5.8. Controllo della qualità

5.8.1. Cos’è un controllo interno della qualità
5.8.2. Diversi tipi di controlli
5.8.3. Obiettivi dei controlli interni
5.8.4. Benefici dei controlli interni
5.8.5. Attori coinvolti nei controlli interni
5.8.6. Procedura dei controlli interni

5.9. Controllo qualità

5.9.1. Moduli di verifica
5.9.2. Campione statistico
5.9.3. Questionari e indagini
5.9.4. Revisione della prestazione
5.9.5. Ispezione
5.9.6. Prove / valutazioni dei prodotti
5.9.7. Retrospezioni e lezioni apprese

Modulo 6. Gestione delle risorse dei progetti tecnologici

6.1. Responsabilità e ruolo delle risorse umane dei progetti:

6.1.1. Direttore del progetto
6.1.2. Sponsor
6.1.3. Direttore funzionale
6.1.4. Direttore dei programmi
6.1.5. Direttore del portfolio
6.1.6. Membri del team

6.2. Gestione delle risorse tecnologiche

6.2.1. Cosa sono le risorse tecnologiche?
6.2.2. Ottimizzazione
6.2.3. Valorizzazione
6.2.4. Protezione

6.3. Pianificazione della gestione delle risorse umane e stima delle risorse delle attività

6.3.1. Piano di gestione delle risorse

6.3.1.1. Rappresentazione dei dati
6.3.1.2. Teoria dell’organizzazione

6.3.2. Requisiti delle risorse
6.3.3. Base delle stime
6.3.4. Struttura di ripartizione delle risorse
6.3.5. Aggiornamento dei documenti in materia di risorse

6.4. Diversi poteri del direttore dei progetti

6.4.1. Potere e influenza
6.4.2. Potere di ricompensare
6.4.3. Potere punitivo
6.4.4. Potere di esperto
6.4.5. Potere di riferimento
6.4.6. Potere formale
6.4.7. Esercizi pratici per saper utilizzare i diversi poteri del direttore dei progetti

6.5. Acquisizione del team di progetto idoneo per il nostro progetto

6.5.1. Cos’è la acquisizione del team?
6.5.2. Mezzi di acquisizione del team

6.5.2.1. Contratto
6.5.2.2. Subappalto

6.5.3. Processo decisionale

6.5.3.1. Disponibilità
6.5.3.2. Costi
6.5.3.3. Esperienza
6.5.3.4. Competenze
6.5.3.5. Conoscenze
6.5.3.6. Capacità
6.5.3.7. Attitudine
6.5.3.8. Fattori internazionali

6.5.4. Pre-assegnazione
6.5.5. Team virtuali

6.6. Sviluppo di abilità interpersonali (softskills):

6.6.1. Leadership
6.6.2. Motivazione
6.6.3. Comunicazione
6.6.4. Influenza
6.6.5. Facilitazione di gruppo
6.6.6. Creatività
6.6.7. Intelligenza emotiva
6.6.8. Processo decisionale

6.7. Sviluppare il team del progetto

6.7.1. Riconoscimenti e ricompense

6.7.1.1. Premesse da compiere per applicarlo
6.7.1.2. Creare un sistema di riconoscimenti e ricompense

6.7.2. Preparazione
6.7.3. Coubicazione (tight-matrix)
6.7.4. Tecnologia delle comunicazioni
6.7.5. Attività per lo sviluppo dello spirito di gruppo (team building)

6.8. Direzione del team del progetto. Valutazione delle prestazioni, gestione dei team del Progetto

6.8.1. Pianificazione
6.8.2. Tipi di valutazioni

6.8.2.1. Valutazioni personali valutazioni a 360°
6.8.2.2. Valutazioni di squadra

6.8.3. Definizione di variabili
6.8.4. Progettazione del sistema di valutazione della prestazione
6.8.5. Introduzione e preparazione dei valutatori

6.9. Tecniche di gestione e di risoluzione dei conflitti

6.9.1. Cosa sono i conflitti in un progetto? Tipologie
6.9.2. Cooperare e risolvere i problemi (Collaborate/Problem Solve)
6.9.3. Transigere/acconsentire (Compromise/Reconcile)
6.9.4. Allontanarsi/evitare (Withdraw/Avoid)
6.9.5. Mitigare adeguarsi (Smooth/Accommodate)
6.9.6. Forzare/dirigere (Force/Direct)
6.9.7. Esercizi pratici per sapere quando usare ognuna delle tecniche di risoluzione di conflitti

6.10. Tendenze e pratiche emergenti della gestione delle risorse nei progetti tecnologici

6.10.1. Metodologie per la gestione delle risorse
6.10.2. Intelligenza emotiva (IE)
6.10.3. Team auto-organizzati
6.10.4. Team virtuali/team distribuiti
6.10.5. Considerazioni sull'adattamento
6.10.6. Considerazioni sugli ambienti agili/adattivi

Modulo 7. Gestione delle comunicazioni e delle parti interessate (stakeholders) dei progetti tecnologici

7.1. Pianificazione della gestione delle comunicazioni

7.1.1. Perché è importate avere un piano di gestione delle comunicazioni?
7.1.2. Introduzione alla gestione delle comunicazioni
7.1.3. Analisi e requisiti delle comunicazioni
7.1.4. Dimensioni delle comunicazioni
7.1.5. Tecniche e strumenti

7.2. Capacità di comunicazione

7.2.1. Emissione consapevole
7.2.2. Ascolto attivo
7.2.3. Empatia
7.2.4. Evitare i gesti scorretti
7.2.5. Leggere e scrivere
7.2.6. Rispetto
7.2.7. Persuasione
7.2.8. Credibilità

7.3. Comunicazione efficace, efficiente e tipologie di comunicazione

7.3.1. Definizione
7.3.2. Comunicazione efficace
7.3.3. Comunicazione efficiente
7.3.4. Comunicazione formale
7.3.5. Comunicazione Informale
7.3.6. Comunicazione scritta
7.3.7. Comunicazione verbale
7.3.8. Esercizi pratici sull’uso dei vari tipi di comunicazione in un progetto

7.4. Gestione e controllo delle comunicazioni

7.4.1. Gestione delle comunicazioni di un progetto
7.4.2. Modelli di comunicazione
7.4.3. Metodi di comunicazione
7.4.4. Canali di comunicazione di un progetto

7.5. Tendenze e pratiche emergenti nel campo della comunicazione

7.5.1. Valutazione degli stili di comunicazione
7.5.2. Coscienza politica
7.5.3. Coscienza culturale
7.5.4. Tecnologia delle comunicazioni

7.6. Identificazione e analisi delle parti interessate (stakeholders)

7.6.1. Perché è importante gestire gli stakeholders
7.6.2. Analisi e registro degli stakeholders
7.6.3. Interessi e preoccupazioni degli stakeholders
7.6.4. Considerazioni sugli ambienti agili e adattivi

7.7. Pianificazione della gestione delle parti interessate (stakeholders)

7.7.1. Strategie di gestione adeguate
7.7.2. Strumenti e tecniche

7.8. Gestione della partecipazione delle parti interessate (stakeholders) strategia di gestione

7.8.1. Metodi per incrementare l'appoggio e ridurre la resistenza
7.8.2. Strumenti e tecniche

7.9. Monitoraggio del coinvolgimento delle parti interessate (stakeholders)

7.9.1. Rapporto delle prestazioni degli stakeholders
7.9.2. Strumenti e tecniche

Modulo 8. Gestione dei rischi dei progetti tecnologici

8.1. Introduzione alla gestione dei rischi

8.1.1. Definizione dei rischi

8.1.1.1. Minacce
8.1.1.2. Opportunità

8.1.2. Tipi di rischi

8.2. Concetti di base

8.2.1. Severità
8.2.2. Attitudine al rischio
8.2.3. Rischio individuale vs rischio generale
8.2.4. Categorie di rischi

8.3. Gestione del rischio: benefici
8.4. Tendenze nella gestione dei rischi

8.4.1. Rischi non relazionati con eventi
8.4.2. Capacità di ripresa del progetto
8.4.3. Rischi in ambienti agili e adattivi

8.5. Pianificazione della gestione dei rischi

8.5.1. Sviluppo del piano di gestione dei rischi
8.5.2. Strumenti e tecniche

8.6. Identificazione dei rischi

8.6.1. Il registro dei rischi nei progetti
8.6.2. Strumenti e tecniche

8.7. Realizzare l’analisi qualitativa dei rischi

8.7.1. L’analisi qualitativa dei rischi

8.7.1.1. Definizione
8.7.1.2. Rappresentazione

8.7.2. Strumenti e tecniche

8.8. Realizzare l’analisi quantitativa dei rischi

8.8.1. L’Analisi quantitativa dei rischi: definizione e rappresentazione
8.8.2. Strumenti e tecniche
8.8.3. Modellazione e simulazione
8.8.4. Analisi di sensibilità
8.8.5. Calcolo della riserva di contingenza

8.9. Pianificazione e Implementazione delle risposte ai rischi

8.9.1. Sviluppo del piano di risposte ai rischi
8.9.2. Tipi di strategie orientati alle minacce
8.9.3. Tipi di strategie per le opportunità
8.9.4. Gestione delle richieste
8.9.5. Strumenti e tecniche
8.9.6. Implementazione delle risposte ai rischi

8.10. Monitoraggio dei rischi

8.10.1. Concetti relativi al monitoraggio dei rischi
8.10.2. Strumenti e tecniche

Modulo 9. Gestione delle acquisizioni dei progetti tecnologici

9.1. Introduzione alla gestione delle acquisizioni

9.1.1. Definizione di contratto
9.1.2. Quadro giuridico delle acquisizioni

9.2. Concetti di base

9.2.1. Definizione di contratto
9.2.2. Il direttore di progetto e il contratto
9.2.3. Attività principali
9.2.4. Contrattazione centralizzata e decentralizzata

9.3. Gestione delle acquisizioni: benefici

9.3.1. Definizione della strategia di acquisizione
9.3.2. Tipi di strategie

9.4. Acquisizione in ambienti adattivi
9.5. Tipi di contratto

9.5.1. Contratto a prezzo fisso
9.5.2. Contratto a costi rimborsabili
9.5.3. Contratto di tempi e materiali

9.6. Documentazione delle acquisizioni

9.6.1. Tipi di documenti nel contesto di una acquisizione
9.6.2. Flussi di documenti nella gestione delle acquisizioni

9.7. Negoziazione con i fornitori

9.7.1. Obiettivi della negoziazione con i fornitori
9.7.2. Tecniche di negoziazione con i fornitori

9.8. Pianificazione della gestione delle acquisizioni

9.8.1. Piano per la gestione delle acquisizioni
9.8.2. Strumenti e tecniche

9.9. Effettuare le acquisizioni

9.9.1. Ricerca, selezione e valutazione delle offerte
9.9.2. Strumenti e tecniche
9.9.3. Matrice di ponderazione delle offerte

9.10. Monitoraggio e controllo delle acquisizioni

9.10.1. Punti di monitoraggio e controllo delle acquisizioni a seconda del tipo di contratto
9.10.2. Strumenti e tecniche

Modulo 10. Certificazione PMP® o CAPM® e codice etico. Tendenze e pratiche emergenti della gestione di progetti tecnologici

10.1. Cosa sono le certificazioni PMP®, CAPM® y PMI®?

10.1.1. Cos’è la PMP®?
10.1.2. CAPM®
10.1.3. PMI®
10.1.4. PMBOK

10.2. Vantaggi e benefici delle certificazioni PMP® e CAPM®

10.2.1. Tecniche e trucchi per superare al primo tentativo l'esame delle certificazioni PMP® e CAPM®
10.2.2. Pmi-ismi

10.3. Report di esperienza professionale al PMI® (direzione di progetti tecnologici institute)

10.3.1. Registrarsi come membro del PMI®
10.3.2. Requisiti di accesso agli esami di certificazione PMP® y CAPM®
10.3.3. Analisi dell’esperienza professionale dell’alunno
10.3.4. Modello di relazione sull'esperienza lavorativa degli studenti
10.3.5. Relazione sull’esperienza nel software del PMI®

10.4. Esame di certificazione PMP® o CAPM®

10.4.1. Com’è l’esame di certificazione PMP® o CAPM®?
10.4.2. Numero di domande con e senza punteggio
10.4.3. Durata dell'esame
10.4.4. Soglia di superamento dell'esame
10.4.5. Numero di domande per ogni gruppo di processo
10.4.6. Metodologia di qualificazione

10.5. Metodologie agili

10.5.1. Agile
10.5.2. Scrum
10.5.3. Kanban
10.5.4. Lean
10.5.5. Paragone con le certificazioni del PMI®

10.6. Sviluppo del Software nelle metodologie agili

10.6.1. Analisi dei diversi softwares del mercato
10.6.2. Vantaggi e benefici

10.7. Vantaggi e limiti dell’introduzione delle metodologie agili nei tuoi progetti tecnologici

10.7.1. Vantaggi
10.7.2. Limitazioni
10.7.3. Metodologie agili vs. strumenti tradizionali

10.8. Codice etico nella gestione dei tuoi progetti

10.8.1. Responsabilità
10.8.2. Rispetto
10.8.3. Imparzialità
10.8.4. Onestà

Modulo 11. Direzione e Gestione Agile di Progetti Tecnologici

11.1. La gestione dei progetti

11.1.1. Direzione e gestione di progetti
11.1.2. Fasi di un progetto

11.2. Gestione dei progetti secondo il Project Management Institute

11.2.1. PMI e PMBOK
11.2.2. Progetto programmi e portfolio di Progetti
11.2.3. Evoluzione e patrimonio dei processi delle organizzazioni che lavorano con i progetti

11.3. Gestione di processi secondo il Project Management Institute

11.3.1. Gruppi di processo e aree di conoscenza
11.3.2. Matrice dei processi

11.4. Metodologie agili per la gestione di progetti

11.4.1. Motivazione per l'applicazione
11.4.2. Valori Agili e principi del Manifesto Agile
11.4.3. Scenari di applicazione

11.5. SCRUM per la gestione agile di progetti: Descrizione dei Framework

11.5.1. Framework per la gestione agile
11.5.2. Pilastri e valori di Scrum

11.6. SCRUM per la gestione agile di progetti: Applicazione del modello

11.6.1. Applicazione del framework
11.6.2. Persone, ruoli e responsabilità in Scrum
11.6.3. Sprint Planning, Daily Scrum, Sprint Review, Sprint Retrospective e Sprint Refinement

11.7. SCRUM per la gestione Agile di progetti

11.7.1. Product Backlog, Sprint Backlog e Incremento
11.7.2. Accordi in un team Scrum
11.7.3. Valutazione del rendimento

11.8. KANBAN per la gestione Agile di progetti

11.8.1. Il modello
11.8.2. Metodo Kanban, elementi e vantaggi
11.8.3. Scenari di utilizzo tipici

11.9. KANBAN per la gestione Agile di progetti: Applicazione del modello

11.9.1. Fondo
11.9.2. Applicazioni
11.9.3. Valutazione del rendimento

11.10. Scelta di modelli per la gestione di progetti

11.10.1. Criteri per la selezione del tipo di modello di guida
11.10.2. Metodi tradizionali vs. metodi agili
11.10.3.  Conclusioni

Modulo 12. Gestione di Requisiti e Analisi dei Processi per Progetti di Sviluppo di Software

12.1. Analisi dei sistemi

12.1.1. Compiti dell'analista di sistemi
12.1.2. Ciclo di sviluppo software: SDLC, OO. Agile
12.1.3. SDLC, OO e Agile

12.2. Importanza dell'analisi e della progettazione dei sistemi

12.2.1. Sistema di informazioni
12.2.2. Integrazione delle tecnologie informatiche: HW e software
12.2.3. Selezione della metodologia

12.3. Cicli di vita dello sviluppo del software

12.3.1. Campagne e tipologie
12.3.2. Redenzione e slancio
12.3.3. Tipi di strategie
12.3.4. Piano di Marketing digitale

12.4. Modello e progettazione del sistema. Integrazione

12.4.1. Dipendenze con altri sistemi operativi dell'organizzazione
12.4.2. Integrazione con le metodologie di gestione dei progetti come il PMBOOK
12.4.3. Integrazione con le metodologie agili

12.5. Presa in carico dei requisiti

12.5.1. Metodi interattivi: Interviste, JAD e questionari
12.5.2. Metodi non-interattivi: Osservazione, revisione dei documenti
12.5.3. Tecniche di campionatura: Sampling

12.6. Analisi dei processi. DFD

12.6.1. Sviluppo di una DFD a più livelli
12.6.2. Tipi di DFD: Fisiche e logiche, guidate dagli eventi
12.6.3. Partizione dei DFD

12.7. Analisi dei processi Dizionario dei dati

12.7.1. Creazione del dizionario dei dati sulla base del precedente DAFD
12.7.2. Nomenclatura del dizionario dei dati
12.7.3. Creazione di XML per lo scambio di dati con altri sistemi

12.8. Analisi dei processi. Specifiche di processo

12.8.1. Decisioni strutturate e semi-strutturate
12.8.2. IF-THE-ELSE
12.8.3. Tabelle e alberi decisionali.

12.9. Importanza del design

12.9.1. Design dell'uscita
12.9.2. Voci di progetto
12.9.3. Convalida del progetto

12.10. Progettazione e uso di banche dati

12.10.1. Standardizzazione dei dati
12.10.2. Diagrammi E-R: relazioni 1 a molti e molti a molti
12.10.3. Denormalizzazione

Modulo 13. Gestione aziendale: Tecnologie per la gestione delle risorse e dei clienti

13.1. Sistemi di archiviazione e gestione delle informazioni aziendali

13.1.1. Enterprise Resource Planning
13.1.2. Customer Relationship Management
13.1.3. Enterprise Resource Planning vs Customer Relationship Management
13.1.4. Enterprise Resource Planning e Customer Relationship Management nel business

13.2. L’ Enterprise Resource Planning

13.2.1. Contributo di un Enterprise Resource Planning nell’azienda
13.2.2. Implementazione e gestione
13.2.3. La vita quotidiana di un Enterprise Resource Planning

13.3. Enterprise Resource Planning e sua gestione

13.3.1. I moduli di un ERO
13.3.2. Tipi di sistema di Enterprise Resource Planning
13.3.3. Strumenti sul mercato

13.4. Customer Relationship Management

13.4.1. Contributo di un Enterprise Resource Planning nell’azienda
13.4.2. Progettazione di un sistema informativo
13.4.3. Customer Relationship Management per i processi di miglioramento

13.5. Customer Relationship Management per la creazione di progetti

13.5.1. Situazione odierna del mercato
13.5.2. Vendite o fedeltà
13.5.3. Redditività della fedeltà dei clienti

13.6. Customer Relationship Management. Lavorare con le informazioni

13.6.1. Marketing e gestione di progetti
13.6.2. Fattori di successo
13.6.3. Strategie

13.7. Customer Relationship Management. Strumento di comunicazione

13.7.1. La comunicazione
13.7.2. L’informazione
13.7.3. Ascolto attivo
13.7.4. Strategie degli investimenti in sistemi di informazione

13.8. Customer Relationship Management. Recupero di clienti insoddisfatti

13.8.1. Identificazione di errori per tempo
13.8.2. Correzione e rettifica degli errori
13.8.3. Progettazione di processi di recupero del cliente e di miglioramento continuo

13.9. Progetti informatici

13.9.1. Obiettivi
13.9.2. Enterprise Resource Planning e Customer Relationship Management per attirare clienti
13.9.3. Design del progetto
13.9.4. Valutazione e registrazione dei risultati

13.10. Sviluppo di un progetto informatico

13.10.1. Errori più frequenti
13.10.2. Metodologia
13.10.3. Segmentazione e processi
13.10.4. Educazione
13.10.5. Progettazione di azioni applicate a Customer Relationship Management e Enterprise Resource Planning

Modulo 14. Gestione e Controllo di Progetti Informatici attraverso la business intelligence

14.1. Business Intelligence

14.1.1. Business Intelligence
14.1.2. Gestione dei dati
14.1.3. Cicli di vita dei dati
14.1.4. Architettura
14.1.5. Applicazioni

14.2. Gestione di progetti informatici attraverso Tecniche Analitiche

14.2.1. Scelta della Business Intelligence
14.2.2. Vantaggi della Business Intelligence per i progetti
14.2.3. Esempi e applicazioni

14.3. Raccolta e stoccaggio

14.3.1. Modelli di business e modelli di dati
14.3.2. Tipi di memorizzazione
14.3.3. Archiviazione di Big Data nel cloud

14.4. Elaborazione di dati e informazioni di massa

14.4.1. Tipi di trattamento dei dati
14.4.2. Tecniche per semplificare l'elaborazione di massa
14.4.3. Elaborazione nel cloud

14.5. Tecniche analitiche

14.5.1. Tecniche analitiche
14.5.2. Analisi predittiva
14.5.3. Analisi dei modelli e raccomandazioni
14.5.4. Apprendimento automatico scalabile

14.6. Visualizzazione per il processo decisionale

14.6.1. Visualizzazione e analisi dei dati
14.6.2. Strumenti
14.6.3. Visualizzazione per l'analisi dei dati
14.6.4. Progettazione del rapporto

14.7. Consumo di informazione aziendale

14.7.1. Quadro di controllo
14.7.2. Progettazione ed estrazione di KPI
14.7.3. Informazioni geografiche

14.8. Sicurezza e governance

14.8.1. Sicurezza
14.8.2. Governance

14.9. Applicazioni reali ai progetti informatici

14.9.1. Dalla raccolta al trattamento
14.9.2. Dall'analisi alla visualizzazione

14.10. Gestione del progetto

14.10.1. Progetto
14.10.2. Requisiti e obiettivi
14.10.3. Messa in servizio e implementazione

Modulo 15. Monitoraggio e Controllo Strategico dei Progetti Informatici

15.1. Dati e informazioni per il processo decisionale e la gestione dei progetti

15.1.1. Business Intelligence
15.1.2. Evoluzione del concetto di business intelligence
15.1.3. Cicli di vita dei dati

15.2. Tecniche di analisi dei dati

15.2.1. Analisi descrittiva
15.2.2. Analisi prescrittiva
15.2.3. Analisi predittiva
15.2.4. Analisi dei modelli e raccomandazioni
15.2.5. Contributi di analisi nei progetti informatici

15.3. Tipi di dati

15.3.1. Dati strutturati
15.3.2. Dati semi-strutturati
15.3.3. Dati non strutturati

15.4. Archiviazione e gestione

15.4.1. Data Lake, Data Warehouse e Data Mart
15.4.2. Fasi di gestione del dato: Estrazione, trasformazione e caricamento
15.4.3. Paradigma ETL e ELT

15.5. Gestione dei dati per l'attuazione del progetto

15.5.1. Uso dei dati nell'elaborazione di un progetto
15.5.2. Processo decisionale
15.5.3. Contributi

15.6. Soluzioni di Business Intelligence: Power BI

15.6.1. Ecosistema
15.6.2. Possibili punti di forza e debolezza

15.7. Soluzioni di Business Intelligence: Tableau

15.7.1. Ecosistema
15.7.2. Punti di forza e debolezza

15.8. Soluzioni di Business Intelligence: Qlik

15.8.1. Ecosistema
15.8.2. Possibili punti di forza e debolezza

15.9. Soluzioni di Business Intelligence: Prometeus

15.9.1. Ecosistema
15.9.2. Possibili punti di forza e debolezza

15.10. Il futuro della Business Intelligence

15.10.1. Applicazioni nel cloud
15.10.2. Business intelligence sull'autoconsumo
15.10.3. Integrazione con la Data Science: Generazione di valore

Modulo 16. Analisi digitale per il processo decisionale nei progetti tecnologici

16.1. Analisi digitale

16.1.1. Analisi digitale
16.1.2. Modus operandi

16.2. Google Analytics: Strumenti di analisi

16.2.1. Google Analytics
16.2.2. Quantificare e qualificare: Metriche e dimensioni
16.2.3. Obiettivi dell'analisi

16.3. Metriche

16.3.1. Metriche di base
16.3.2. KPI (Key Performance Indicators) o metriche avanzate
16.3.3. Obiettivo: La conversione

16.4. Dimensioni

16.4.1. Campagna / keyword
16.4.2. Fonte / mezzo
16.4.3. Contenuti

16.5. Google Analytics

16.5.1. Installazione e configurazione dello strumento
16.5.2. Versioni esistenti: UA / GA4
16.5.3. Obiettivi di conversione Imbuti di conversione

16.6. Struttura di Google Analytics: Aree di lavoro

16.6.1. Account
16.6.2. Proprietà
16.6.3. Visualizzazioni

16.7. Relazioni di Google Analytics

16.7.1. In tempo reale
16.7.2. Pubblico
16.7.3. Acquisizione
16.7.4. Comportamento
16.7.5. Conversioni

16.8. Relazioni avanzate di Google Analytics

16.8.1. Relazioni personalizzate
16.8.2. Pannelli
16.8.3. API

16.9. Filtri

16.9.1. Filtri e segmenti Usabilità
16.9.2. Segmenti predefiniti e personalizzati
16.9.3. Liste di Remarketing

16.10. Piano di Digital Analytics

16.10.1. Misurazione
16.10.2. Implementazione dell’ambiente tecnologico
16.10.3. Conclusioni

Modulo 17. Miglioramento di progetti informatici e il business attraverso tecniche analitiche

17.1. L'Analisi di dati nelle aziende

17.1.1. L'analisi di dati nelle aziende
17.1.2. Il valore
17.1.3. Gestione dei progetti basata sul valore

17.2. Marketing digitale

17.2.1. Marketing digitale
17.2.2. Benefici del Marketing digitale

17.3. Marketing digitale. Preparazione

17.3.1. Campagne
17.3.2. Implementazione e misurazione
17.3.3. Varianti di strategia digitale
17.3.4. Pianificazione

17.4. Marketing digitale. Esecuzione

17.4.1. Applicazioni
17.4.2. Integrazione in ambienti web

17.5. Ciclo di vita

17.5.1. Customer journey vs campagne
17.5.2. Misurazione

17.6. Gestione dei dati

17.6.1. Datawarehouse e Datalab
17.6.2. Applicazioni per la generazione di database di campagne
17.6.3. Opzioni di guida

17.7. Esclusioni dalla campagna

17.7.1. Tipologie
17.7.2. GDPR e Robinson
17.7.3. Anonimizzazione dei dati

17.8. Pannelli di controllo

17.8.1. Pubblico
17.8.2. Story-telling
17.8.3. Applicazioni

17.9. Risultati di valore nell'analisi dei dati:

17.9.1. Visione globale del cliente
17.9.2. Strategia e tipologie di analisi
17.9.3. Applicazioni

17.10. Applicazione in scenari aziendali

17.10.1. Clustering
17.10.2. Modelli di rischio predittivi
17.10.3. Caratterizzazione del portafoglio clienti
17.10.4. Elaborazione di immagini
17.10.5. Modelli di proposte d'offerta

Modulo 18. Qualità nella Gestione e nell'Implementazione dei Progetti Software

18.1. Qualità del software

18.1.1. Metodologie e normative
18.1.2. Rapporti sulla qualità del software: Rapporto CHAOS di Standish Group
18.1.3. Certificazioni di qualità dei Software: ISO, AENOR

18.2. Codificazione sicura

18.2.1. Codificazione: Ragioni e tipi di codici
18.2.2. Regole di codificazione

18.3. Qualità dei dati attraverso la convalida degli input.

18.3.1. Acquisizione efficiente dei dati
18.3.2. Metodi di “data-entry”: OCR, Keyboard, RFID, ecc.
18.3.3. Test e prove di convalida dei dati

18.4. Gestione della qualità totale: Six Sigma

18.4.1. TQM
18.4.2. Six Sigma: Metodologia e cultura
18.4.3. Progettazione di sistemi “Top Down” e programmazione modulare
18.4.4. Documentazione: Metodo di documentazione FOLKLORE.

18.5. Test, manutenzione e controllo

18.5.1. Processi di test
18.5.2. Utilizzo dei dati di prova
18.5.3. Revisioni e audit esterni

18.6. Qualità dei prodotti implementati nelle reti

18.6.1. Tecnologia “Client-Server”
18.6.2. Tecnologia “Cloud Computing

18.7. Formazione degli utenti

18.7.1. Strategie di preparazione degli utenti
18.7.2. Guide di preparazione

18.8. Strategie di conversione/migrazione verso nuovi sistemi

18.8.1. Strategie di migrazione: Parallelo, graduale
18.8.2. Piano di migrazione/conversione
18.8.3. Gestione del titolare dei dati

18.9. Sicurezza

18.9.1. Sicurezza fisica e logica: Distruzione di documenti
18.9.2. E-commerce
18.9.3. Piano “Disaster-Recovery

18.10. Valutazione

18.10.1. Tecniche di valutazione di qualità
18.10.2. Valutazione in ambienti web

Modulo 19. Rispettare la normativa per la sicurezza delle informazioni nei progetti tecnologici

19.1. Normativa di protezione dei dati

19.1.1. Quadro normativo
19.1.2. Soggetti obbligati a rispettare la normativa

19.1.2.1. Responsabili, corresponsabili e incaricati del trattamento

19.1.3. La figura del responsabile della Protezione dei Dati

19.2. Trattamento dei dati personali

19.2.1. Lealtà, correttezza e trasparenza
19.2.2. Limitazione delle finalità
19.2.3. Minimizzazione dei dati, correttezza e limitazione del periodo di conservazione
19.2.4. Integrità e confidenzialità
19.2.5. Responsabilità proattiva

19.3. Protezione dei dati per progettazione e per impostazione predefinita

19.3.1. Pseudonimizzazione dei dati
19.3.2. Minimizzazione dei dati
19.3.3. Misure organizzative commisurate alle finalità del trattamento

19.4. Base di legittimità o legittimità e autorizzazioni al trattamento. Comunicazione di dati

19.4.1. Consenso
19.4.2. Rapporto contrattuale o misure precontrattuali
19.4.3. Adempimento di un obbligo legale
19.4.4. Protezione degli interessi vitali dell'interessato o di un'altra persona
19.4.5. Interesse pubblico o esercizio di poteri pubblici
19.4.6. Interesse legittimo: Ponderazione degli interessi

19.5. Diritti degli individui

19.5.1. Trasparenza e informazione
19.5.2. Accesso
19.5.3. Rettifica e cancellazione (diritto alla dimenticanza), limitazione e portabilità
19.5.4. Opposizione e decisioni individuali automatizzate
19.5.5. Limite ai diritti

19.6. Analisi e gestione dei rischi legati al trattamento dei dati personali

19.6.1. Identificazione dei rischi e delle minacce per i diritti e le libertà delle persone fisiche
19.6.2. Valutazione dei rischi
19.6.3. Piano di trattamento dei rischi

19.7. Tecniche per garantire la conformità alle normative sulla protezione dei dati

19.7.1. Identificazione delle misure di responsabilità proattiva
19.7.2. Registro di attività di trattamento
19.7.3. Gestione delle violazioni di sicurezza
19.7.4. Codici di condotta e certificazioni

19.8. La Valutazione dell’Impatto sulla protezione dei dati personali (DPIA)

19.8.1. Valutazione dei bisogni della DPIA
19.8.2. Metodologia di valutazione
19.8.3. Identificazione dei rischi e delle minacce
19.8.4. Consultazione preventiva dell'autorità di vigilanza

19.9. Sicurezza delle informazioni

19.9.1. Quadri normativi sulla sicurezza
19.9.2. Valutazione e certificazione dei prodotti di sicurezza TIC
19.9.3. Catalogo dei prodotti e servizi STIC (CPSTIC)

19.10. Le autorità di controllo. Infrazioni e sanzioni

19.10.1. Infrazioni
19.10.2. Sanzioni
19.10.3. Procedura sanzionatoria
19.10.4. Autorità di controllo e meccanismi di cooperazione

Modulo 20. Gestione di team in progetti informatici

20.1. Team Management

20.1.1. Capacità di gestione
20.1.2. Gestione del capitale umano e funzioni manageriali
20.1.3. Classificazione e tipi di competenze manageriali
20.1.4. Gestione della leadership di gruppo nelle aziende

20.2. Team Building

20.2.1. Gestione dei team
20.2.2. Valutazione dell’impegno
20.2.3. Delegazione ed empowerment
20.2.4. Gestione dell'impegno

20.3. Squadre di lavoro

20.3.1. Cultura: Missione, visione, valori
20.3.2. Pianificazione e strategia
20.3.3. Organizzazione e monitoraggio
20.3.4. Feedback e feedforward
20.3.5. Valutazione dei risultati

20.4. Fasi della costruzione di un team

20.4.1. Fase di dipendenza
20.4.2. Fase di contro-dipendenza
20.4.3. Fase di indipendenza
20.4.4. Fase di interdipendenza

20.5. Organizzazione di progetti informatici

20.5.1. Pianificazione nell’impresa
20.5.2. Pianificazione del tempo
20.5.3. Pianificazione delle risorse
20.5.4. Pianificazione dei costi

20.6. Talent management nell’azienda

20.6.1. Il talento
20.6.2. Gestione del talento
20.6.3. Dimensioni del talento
20.6.4. Acquisizione del talento

20.7. La comunicazione in azienda

20.7.1. Il processo di comunicazione in azienda

20.7.1.1. Relazioni e comunicazione interna all'azienda
20.7.1.2. La rapporto tra organizzazione e comunicazione in azienda: Centralizzazione o decentralizzazione
20.7.1.3. Strumenti di comunicazione interna ed esterna

20.7.2. Relazioni interpersonali in azienda

20.7.2.1. Comunicazione e conflitto interpersonale
20.7.2.2. Filtri e barriere della comunicazione
20.7.2.3. Critica e ascolto attivo
20.7.2.4. Tecniche di ascolto attivo

20.8. Tecniche di negoziazione nell'azienda

20.8.1. La negoziazione in ambito direttivo delle aziende tecnologiche

20.8.1.1. Negoziazione
20.8.1.2. Stili di negoziazione
20.8.1.3. Fasi di negoziazione

20.8.2. Tecniche di negoziazione

20.8.2.1. Strategie e tattiche di negoziazione
20.8.2.2. Tipi di negoziazione

20.8.3. La figura del soggetto negoziatore

20.8.3.1. Caratteristiche del negoziatore
20.8.3.2. Tipi di negoziatori
20.8.3.3. Psicologia nella negoziazione

20.9. Coaching e gestione aziendale

20.9.1. Coaching aziendale
20.9.2. La pratica del coaching
20.9.3. Coaching nelle organizzazioni

20.10. Mentoring e gestione aziendale

20.10.1. Il Mentoring
20.10.2. I 4 processi di un programma di Mentoring

20.10.2.1. Processi
20.10.2.2. La figura del mentore in azienda
20.10.2.3. La figura del protetto nell'azienda tecnologica

20.10.3. Benefici del Mentoring in azienda

20.10.3.1. Benefici per l’organizzazione: Mentore e allievo

20.10.4. Differenze tra Mentoring e coaching

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Grazie a questa specializzazione sarai in grado di incorporare le più avanzate tecniche digitali per il processo decisionale nei Progetti Tecnologici”

Master Specialistico in Gestione di Progetti Tecnologici

In un ambiente tecnologico in continua evoluzione, la gestione dei progetti tecnologici è diventata un elemento cruciale per il successo di qualsiasi organizzazione. In TECH Global University, leader mondiale nell'apprendimento a distanza, offriamo il Master Specialistico in Gestione di Progetti Tecnologici della prestigiosa Facoltà di Informatica, per fornirti gli strumenti necessari per condurre progetti tecnologici in modo efficace e di successo, attraverso un comodo formato virtuale. Attraverso lezioni flessibili che potrai gestire liberamente in base alle tue disponibilità, potrai acquisire solide capacità di leadership, pianificazione e controllo nel campo della tecnologia. Inoltre, disponiamo di contenuti multimediali esclusivi, di insegnanti altamente qualificati e di metodologie all'avanguardia come il sistema Relearning che miglioreranno il tuo apprendimento

In questo corso post-laurea, della Facoltà di Informatica, imparerai ad applicare le metodologie di gestione dei progetti specifiche del settore tecnologico, a identificare e mitigare i rischi, a gestire team di lavoro multidisciplinari, a ottimizzare le risorse e a garantire la qualità e il raggiungimento degli obiettivi in progetti tecnologici di diverse dimensioni. Inoltre, acquisirai familiarità con le ultime tendenze della tecnologia e la loro applicazione nei progetti e svilupperai capacità di leadership e comunicazione per guidare team di lavoro altamente specializzati nel settore tecnologico.